PARCO ALTA MURGIA | Bracconaggio e assenza di controlli A tre giorni dall'omicidio del parroco di Longarone, don Francesco Cassol, ucciso nella notte di sabato scorso in localita' Pescariello, nel territorio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, ''sono apparse oggi su diversi organi di informazione delle dichiarazioni altamente offensive e lesive dell'immagine del Corpo forestale dello Stato''. La Forestale, spiega una nota del Corpo, ''in risposta ad accuse tanto gravi quanto infondate, di insufficienza di controlli e mancanza di presenza sul territorio, risponde con forza ribadendo che i propri controlli sul territorio vengono ordinariamente svolti, data anche la priorita' legata all'emergenza incendi boschivi in forte recrudescenza che nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia, sono stati fortemente contenuti proprio grazie all'azione costante e decisa del personale del Corpo. [...] Anche il WWF, attraverso il suo coordinatore regionale, Pasquale Salvemini, se la prende con il Corpo, attraverso le pagine del 'Corriere del Mezzogiorno' nell'edizione di Bari: 'L'Alta Murgia- si legge- e' terra di nessuno e mancano i controlli da parte delle forze preposte contro l'altissimo tasso di bracconaggio ad opera di cacciatori senza scrupoli''. fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/08/24/news/murgia_dopo_l_omicidio_del_prete_nuovi_controlli_nel_parco_della_murgia-6477667/ Intervista a Pasquale Salvemini - Resp. WWF Puglia e a Fabio Modesti - Dir. Parco Alta Murgia